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Economia, cala la fiducia dei cooperatori. La Banca d’Italia presenta i dati relativi al Friuli Venezia Giulia

A Trieste la presentazione dell'aggiornamento congiunturale sull'economia regionale da parte della Banca d'Italia.

mercoledì 13 novembre 2024

Migliora la fiducia dei consumatori e torna sopra i 100 punti l’indicatore di fiducia calcolato dalla Banca d’Italia, mentre cala quella degli imprenditori cooperativi. Lo rivela l’analisi dei dati della Banca d’Italia, presentati nei giorni scorsi nella sede di Trieste, alla presenza del direttore generale di Confcooperative Alpe Adria, Paolo Tonassi. I dati relativi alle cooperative sono invece contenuti nell’ultima analisi congiunturale quadrimestrale curata dall’Ufficio studi nazionale di Confcooperative, secondo la quale a ottobre 2024 si segnala una lieve flessione della fiducia dei cooperatori per il futuro dell’economia: la sfiducia è maggiore in settori come quello dell’industria e costruzione e della cooperazione di consumo. Rimane ampiamente positivo, tuttavia, il saldo tra le cooperative che segnalano una crescita degli ordini e quelle che indicano una loro flessione, saldo che a settembre è risultato positivo di oltre 12 punti percentuali tra le cooperative aderenti a Confcooperative.

A questi segnali contrastanti si abbinando quelli proveniente dal mercato del lavoro regionale. Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS relativi all’occupazione dipendente nel settore privato non agricolo, nel primo semestre 2024 il saldo positivo tra attivazioni e cessazioni (pari a circa 18.600 unità) è calato del 6,0 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. La contrazione è stata più forte per la componente maschile, ha interessato tutte le tipologie contrattuali (ad eccezione del lavoro somministrato), ed è stata particolarmente intensa per i contratti a tempo indeterminato, la cui incidenza sul totale è scesa al 27 per cento. Il 45,7 % delle imprese cooperative segnala ancora la scarsità di reperimento di lavoratori e lavoratrici qualificati come il principale ostacolo alla propria crescita.

Sul fronte dei prezzi: il 30% delle cooperative si attende ancora una crescita nel prossimo trimestre dei prezzi praticati dai fornitori. La spirale inflattiva, per quanto in via di attenuazione, continua dunque a premere sulle imprese cooperative.

 

In allegato il report diffuso dalla Banca d'Italia.

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