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Cooperative associate a Confcooperative: crescita significativa nella parità di genere ed occupazione femminile

Dati di Fondosviluppo: welfare aziendale e flessibilità lavorativa in espansione, divario retributivo di genere più ridotto.

martedì 23 settembre 2025

L'occupazione femminile in Italia continua a crescere, ma è nel movimento cooperativo che si registrano i progressi più significativi in tema di parità di genere, conciliazione vita-lavoro e welfare aziendale. È quanto emerge dallo studio "Occupazione femminile in Italia, parità di genere, conciliazione vita-lavoro e welfare aziendale nelle cooperative" realizzato da Fondosviluppo S.p.A. (Studi & Ricerche n° 299 - Settembre 2025).

 

Il dato più significativo riguarda la certificazione della parità di genere UNI/PdR 125: le cooperative aderenti a Confcooperative mostrano un'adesione in forte crescita, con il 22,1% che ha già ottenuto la certificazione (più che raddoppiato rispetto all'8,8% di maggio 2024). Un ulteriore 5,4% ha avviato il percorso, mentre il 19,7% intende avviarlo nel breve termine.

 

Particolarmente virtuose sono le cooperative sociali e sanitarie, dove solo il 39% non ha ancora previsto percorsi di certificazione, contro percentuali molto più elevate in altri settori. Significativo anche il dato delle grandi cooperative: il 45% ha già ottenuto la certificazione, quasi il doppio rispetto al 24% dello scorso anno.

 

Sul fronte economico, le cooperative Confcooperative registrano performance migliori rispetto al panorama nazionale. Il Gender Pay Gap nelle cooperative si attesta al 20,2%, ben 5,1 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale del 26,1%, dimostrando una maggiore equità retributiva tra uomini e donne.

 

L'innovazione sociale delle cooperative emerge chiaramente dai dati su welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro:

  • Il 61,2% delle cooperative ha attivato o programmato interventi a sostegno della conciliazione vita-lavoro (era il 28,1% nel 2019)
  • Il 54,2% ha implementato servizi di welfare aziendale (dal 24,9% del 2019)
  • Il 52% ha investito in modalità flessibili di organizzazione del lavoro
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Anche in questo ambito, le cooperative sociali si confermano leader con il 72,9% che ha promosso politiche di conciliazione e il 66,4% che offre servizi di welfare aziendale.

 

Tra i servizi di welfare più implementati dalle cooperative spiccano:

  • Servizi alla salute e cure mediche (37,2%)
  • Altri servizi turistico-ricreativi, ristorazione, convenzioni (17,8%)
  • Servizi all'infanzia come asili nido (6,7%)
  • Servizi allo sport e convenzioni con centri sportivi (5,1%)

 

I dati dello studio Fondosviluppo dimostrano come le cooperative aderenti a Confcooperative non si limitino a seguire i trend nazionali, ma si pongano come modello di innovazione sociale, anticipando le sfide della conciliazione vita-lavoro e della parità di genere.

 

"Le cooperative confermano la loro natura di imprese attente al benessere delle persone e alla sostenibilità sociale", emerge dall'analisi. Un approccio che non solo migliora la qualità della vita dei lavoratori, ma rappresenta anche un vantaggio competitivo in un mercato del lavoro sempre più attento a questi temi.

 

La crescita costante registrata negli ultimi anni dimostra come il movimento cooperativo italiano stia costruendo un modello di sviluppo economico più equo e inclusivo, ponendosi all'avanguardia nel panorama imprenditoriale nazionale.

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