La Cantina Produttori Cormòns ha concluso il 2023 festeggiando i 55 anni dalla sua fondazione. Come si legge nel rogito del notaio Albano Delfabro, le cui pagine sono state riprodotte su alcuni pannelli, era il 29 dicembre 1968 quando 43 agricoltori, riunitisi nella sala del consiglio comunale di Cormòns, costituirono la “Cantina sociale del Collio e dell’Isonzo Soc. Coop. a r. l.”. Questo, infatti, il primo nome della cooperativa della cui nascita si era fatto promotore l’Ersa, con lo scopo di giungere alla costruzione di uno stabilimento per la trasformazione e la commercializzazione del vino locale. Il “sessantotto”, che altrove era stato animato dalle contestazioni giovanili, nella cittadina collinare aveva visto il 24 maggio anche l’approvazione del disciplinare della Denominazione Collio: un vero primato nazionale! Quando anche il disciplinare della doc Isonzo sarà approvato, nel 1974, il nome della “Cantina sociale del Collio e dell’Isonzo” diverrà quello attuale - Cantina Produttori Cormòns -, nel rispetto delle norme di tutela delle denominazioni di origine. Durante la serata, cui erano presenti i dipendenti e i soci con le loro famiglie, il Presidente Filippo Bregant ha riassunto i grandi investimenti fatti in questi ultimi anni e il positivo andamento commerciale della cooperativa, mettendo in risalto come la svolta positiva sia avvenuta con il nuovo direttore ormai quasi cinque anni fa: «il quale ha saputo mettere in pratica tutto quello che il nuovo corso aveva in programma. La Cantina oggi è una realtà solida e rispettata che guarda al futuro con ottimismo e progettualità condivisi con Soci e dirigenza». Nel primo collegio sindacale del 1968 entrò l’allora primo cittadino di Cormòns Luciano Stecchina, così alla ricorrenza dei 55 anni c’era l’attuale Sindaco Roberto Felcaro, che ha ringraziato per il lavoro che la cooperativa fa, portando in alto la bandiera di Cormòns e per l’alta qualità dei vini che ormai sono al pari di tutte le aziende più blasonate del territorio. Il Sindaco ha anche indicato il lavoro di coesione dei Soci «come un esempio che tutta la comunità del Collio dovrebbe seguire per crescere e migliorarsi giorno dopo giorno». Il direttore Alessandro Dal Zovo ha ringraziato il presidente e tutto il cda per la visione congiunta avuta in questi anni difficili e che ha permesso alla cooperativa di rafforzarsi e di modernizzarsi superando qualsiasi difficoltà. Il direttore ha poi ringraziato tutti i dipendenti per il senso di appartenenza dimostrato e ha rimarcato come il lavoro della direzione è anche improntato a creare una squadra che sappia essere proiettata verso un futuro che sarà sempre più difficile e pregno di cambiamenti. In chiusura, il consigliere Diego Bernardis ha portato i saluti e le congratulazioni dell’amministrazione regionale per il traguardo raggiunto, ponendo la cooperativa come esempio virtuoso di managerialità e di qualità dei vini. Durante la cena le portate sono state abbinate alla Ribolla brut in bottiglia Jeroboam, poi al Friulano Doc Collio 2022 e, infine, al Collio da uve autoctone 2021.